Tina Modotti. Fotografia e Rivoluzione

"Per un solo motivo io fotografo: perchè i miei figli sappiano in che mondo ho vissuto".

Quando Gordon Parks (fotografo americano e attivista per i diritti civili) pronunciò questa frase non pensava a Tina Modotti e molto probabilmente non conosceva nemmeno il suo lavoro, eppure sembra riassumerne perfettamente lo spirito e gli ideali.

Tina Modotti ha una vita breve, intensa ed avventurosa: comincia in Italia sulle montagne del Friuli, passa per la Hollywood dei primi del Novecento, dove la sua bellezza esotica e le sue doti artistiche la rendono una diva del cinema muto, e sboccia in fine sotto la calda luce del  Messico, sua terra d'elezione, dove giunge insieme al nuovo compagno, il fotografo Edward Weston. Quando Weston decide di tornare negli Stati Uniti, lei rimane.

Qui si avvicina alla politica e al comunismo, conosce intellettuali e artisti, è amica di Diego Rivera e Frida Kahlo; qui la sua fotografia prende forma e attraverso di lei Tina parla del mondo e di ciò che la ricerca: racconta una fede politica (la romantica serie dedicata a  chitarra, falce e cartucciera per fare un esempio) che si intreccia con la sua vita amorosa (il ritratto di uno splendente Antonio Mella), un prepotente desiderio di cambiare il mondo perchè tutti vedano: le mani stanche dei lavoratori, la povertà per le strade, le miniere, le disuguaglianze tra ricchi e poveri, che rendono una serie come  le Donne di Tehuantepec profondamente attuale.

Senza mai però oscurare la bellezza: le donne di Tehuantepec sono scalze ma orgogliose, i bambini ridono, la natura assolata  e arida del Messico è sfolgorante e piena di vita, perchè occorre sempre ricordare il motivo per cui si lotta.

La sua fotografia è romantica, potente, sfrontata e piena di ideali come la giovinezza, per questo forse quando Tina abbandona il Messico (è diventata personaggio sgradito alle autorità e Antonio Mella è stato barbaramente ucciso) abbandona anche la fotografia, ormai strumento di espressione inadatto alla donna che è diventata.

"Metto troppa arte nella mia vita, troppa energia e di conseguenza non mi rimane molto da dare all'arte".


@Redazione Fotografia

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