Alberto Martini. Il Simbolismo alla Galleria Blu

Fino al 24 febbraio la Galleria Blu ospita una mostra dedicata ad Alberto Martini, maestro del simbolismo.

Nel 140° anniversario della nascita, la galleria propone in mostra tutta una serie di opere, particolarmente significative della sua produzione che spaziano dai temi letterari all'autoritratto e al ritratto in sé e per sé, tutte avvolte dalla sua tipica atmosfera visionaria ed onirica.

Alberto Giacomo Spiridione Martini nasce ad Oderzo nel 1876 da Maria dei Conti Spineda de Cattaneis, antica famiglia nobile trevigiana da cui eredita un certo gusto dandy e una personalità scevra da qualsiasi asservimento o imposizione tradizionale, e da Giorgio Martini, pittore naturalista e professore di disegno, sotto la guida del quale inizia a disegnare e dipingere.
L’ambiente familiare gli diede una prima educazione artistica: i parenti del padre, infatti, erano decoratori e mosaicisti veneziani di fama internazionale.

Egli dimostrò, fin dagli esordi, una spiccata predilezione per l’arte grafica. La sua vocazione di pittore, però, fu spesso mortificata e mal considerata, tant’è che egli si imporrà nella scena italiana ed internazionale soprattutto come maestro dell’arte del bianco e nero: illustrando numerose opere letterarie, disegnando ex libris, eseguendo pregiate affiches pubblicitarie. 

In queste opere raggiunse un alto grado di professionalità ed è possibile tracciare un percorso stilistico dalle giovani tendenze Art Nouveau, caratterizzate da segni ondosi e arabescati, fino al decorativismo più freddo, cerebrale, tipico del gusto Déco.

@Redazione

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