Spira Mirabilis allo Spazio Oberdan

Lo Spazio Oberdan presenta fino al 14 ottobre in sala Alda Merini la proiezioni di Spira Mirabilis.

Il film, presentato in concorso all’ultimo Festival di Venezia, racconta il desiderio di permanenza dell’essere umano nel mondo, attraverso l’arte, la religione, la storia.

La comunità del Cheyenne River Reservation Camp, in South Dakota, celebra il funerale di un anziano che ha lottato per l’indipendenza e il riconoscimento dei diritti civili dei nativi americani. Restauratori e tecnici addetti alla conservazione delle statue del Duomo si applicano costantemente a dare nuova vita a quel simbolo di spiritualità cristiana che permane intatto nei secoli. La coppia svizzera composta da Felix Rohner e Sabina Schafer crea da decenni particolari strumenti musicali con pazienza artigiana nel laboratorio di Berna. Shin Kubota, docente all’Università di Tokyo, si dedica a studiare la Turritopsis, “medusa immortale”, dal ciclo vitale potenzialmente infinito, capace di mutamento e rigenerazione. Di tanto in tanto, dentro un cinema vuoto, l’attrice Marina Vlady interpreta alcuni passi dell’Immortale, dall’Aleph di Jorge Luis Borges.

R. e mont.: Massimo D’Anolfi, Martina Parenti. 
Fot.: Massimo D’Anolfi. Int.: Marina Vlady, Leola One Feather, Felix Rohner. 
Italia/Svizzera, 2016, 121.

@Angela Pastore

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