Il Paese della Cuccagna si Trova al Castello Sforzesco

Fino all’11 ottobre nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco è aperta al pubblico la mostra “Il mito del Paese della Cuccagna. Immagini a stampa della Raccolta Bertarelli”. 

Oltre 150 opere, databili dal XVI al XX secolo, da Dürer, Aldegrever, Solis, ai manifesti Lyberty, divise in nove sezioni, raccontano il mito del Paese della Cuccagna, un luogo immaginario in cui non si lavora, tutto è concesso, i vizi diventano virtù, non esistono doveri e preoccupazioni, le tavole sono riccamente imbandite e il cibo abbonda, la giovinezza è eterna e il libertinaggio permesso. 

Il mito di Cuccagna nasce come risposta sociale alle condizioni sociali e alle rivendicazioni di uguaglianza delle classi povere. 

Il percorso della mostra analizza le origini, i nuclei tematici e le evoluzioni del Paese di Cuccagna evidenziando come nel corso dei secoli, mentre gli altri temi scemavano, l’aspetto più duraturo è quello legato all’immaginario culinario: cibi e bevande costituiscono il paesaggio stesso caratterizzato da fiumi di vino, monti di ricotta, pioggia di capponi arrosto, abitazioni commestibili di lasagne, formaggi e prosciutti. 

Alle opere dell’Archivio Bertarelli si affiancano incisioni provenienti dalla raccolta privata di Alberto Milano, storico consulente dell’Istituto e grande esperto della stampa a larga diffusione. 

Una sezione della mostra è dedicata alla “Cuccagna delle donne” in cui i mariti violenti e oziosi diventano amabili e servizievoli. 

Alle stampe si aggiungono volumi con testi letterari originali conservati presso l’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, la Biblioteca Nazionale Braidense, la Biblioteca Comunale Centrale Palazzo Sormani e APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale dell’Università degli Studi di Milano). 

La mostra, curata da Giovanna Mori, è organizzata dal Comune di Milano, dalla Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” e dall’Associazione Amici della Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” ed inserita tra gli eventi Expo 2015

Ingresso libero.

@Stefania Cappelletti

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