La Ca’ Brutta Raccontata al Castello Sforzesco

Dal 15 aprile al 10 luglio il Castello Sforzesco ospita una mostra che rende omaggio ad un architetto come Giovanni Muzio, una delle icone dell’architettura italiana, e alla sua opera prima, la Ca’ Brutta, in occasione della fine dei lavori di restauro dell’edificio. 

Giovanni Muzio fu il fondatore del movimento artistico “Novecento” di cui fu uno degli esponenti di spicco, caratterizzando l’architettura italiana degli anni ’20 e ’30. 

La Ca’ Brutta era per Muzio un’opera manifesto in cui propose un ritorno al classicismo ma con volumi puri ed elementi architettonici più semplici, con riferimenti al neoclassicismo ottocentesco lombardo. 

L’edificio suscitò scandalo e scalpore e gli venne popolarmente attribuito il nome di Ca’ Brutta

La mostra è suddivisa in due sezioni: nella prima viene presentato l’edificio attraverso l’esposizione di materiale iconografico originale; nella seconda sezione la Ca’ Brutta viene mostrata attraverso le immagini di Ugo Mulas e Gabriele Basilico a cui si affiancano altri 30 scatti realizzati da alcuni dei fotografi contemporanei più autorevoli. 

Un video ripercorre l’intervento di restauro che ha restituito alla Ca’ Brutta il suo fascino originario, riportando alla luce le colorazioni originali dell’edificio. 

A disposizione dei visitatori una mappa della città, realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano, delinea un itinerario tra le opere di Muzio (scaricabile gratuitamente su www.cabrutta.it ).

L’esposizione è stata organizzata da Giovanni Tomaso Muzio, responsabile dell’Archivio Muzio, dalla photo editor Giovanna Calvenzi e dalla Società Dodecaedro urbano

Ingresso libero. 

@Stefania Cappelletti

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