Il Grande Teatro Londinese al Cinema

Fino al 18 giugno, presso lo Spazio Oberdan, la Fondazione Cineteca Italiana presenta “Dal Nationl Theatre di Londra: grande teatro al cinema”, rassegna in cui vengono proiettati due titoli assolutamente da non perdere in cui il cinema si confronta con il teatro: “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” e “Medea”.

Il primo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Mark Haddon, è stato accolto dal “Times” una fenomenale combinazione di narrazione e spettacolo. Narra la storia di Christopher, un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo, straordinariamente portato per la matematica, ma del tutto incapace di stringere rapporti umani.

Ama gli schemi, gli elenchi, l’astronomia e la deduzione logica. Non è mai andato più in là del negozio all’angolo ma, quando si trova di fronte al cane della vicina trafitto da un forcone, capisce che si trova davanti a uno di quei misteri che il suo eroe Sherlock Holmes era così bravo a risolvere. Inizia così ad indagare, arrivando a far luce su un mistero ben più profondo che coinvolge la sua vita: com’è morta sua madre? Perché suo padre non vuole che faccia tante domande ai vicini? Ecco che per trovare le risposte che cerca inizia un viaggio, in treno e in metropolitana, in luoghi e situazioni che prima avrebbe trovato intollerabili, approdando ad una sorta di mondo adulto, orgoglioso di essere riuscito a muoversi nel mondo caotico e rumoroso degli altri.

La prima rappresentazione di Medea, il secondo spettacolo in programma, risale al 451 a.C. e narra l’amore assoluto di Medea per Giasone. Amore che si trasformerà davanti al tradimento di Giasone in una vendetta feroce e crudele che coinvolgerà i figli. Ma Medea sa che la sua vendetta la trasformerà in vittima: per causare dolore a Giasone uccidendone i figli condannerà in primo luogo se stessa.

Per approfondire il personaggio di Medea verranno proiettate le versioni cinematografiche di Pasolini (con la magnifica Maria Callas nel ruolo di Medea) e di Lars Von Trier, realizzata nel 1988 basandosi sulla sceneggiatura che Carl Theodor Dreyer scrisse nel 1965 senza mai riuscire a girarla.

@Stefania Cappelletti

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