La Xilografia di Schialvino e Verna al Castello Sforzesco

Fino al 10 aprile nella Sala del Tesoro del Castello Sforzesco la Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, in collaborazione con la Biblioteca Trivulziana, organizza la mostra “La nuova xilografia di Gianfranco Schialvino & Gianni Verna e la rivista Smens”. 

L’esposizione intende raccontare, attraverso i testi e le opere originali selezionate, i trent’anni di attività di Nuova Xilografia, associazione artistico - culturale creata nel 1987 da Schialvino e Verna, che ha dato vita a mostre, corsi di incisioni e una rivista, “Smens”, nata nel 1997, unica rivista stampata con caratteri di piombo mobili e con le matrici di legno in rilievo per le illustrazioni, torchio “a braccia” presto diventata punto di riferimento per i più bravi incisori contemporanei. 

Ogni numero di “Smens” si basa sulla contrapposizione fra due tesi, due valori: bene e male, bianco e nero, sacro e profano, verità e menzogna; le sue pagine alternano visioni letterarie e filosofiche, cultura laica e cattolica o ebraica, di partito e talora persino di setta. 

Schialvino e Verna hanno dato luce a grandi lavori artistici: la poesia di Montale e D’Annunzio, le vigne della Langa, le montagne alpine, gli animali mitologici e quelli selvatici del paesaggio italiano; hanno pubblicato, inoltre, libri con incisioni originali per Eandi, Luzzati, Salvo, Soffiantino, Tabusso.  
In mostra 16 grandi xilografie che gli autori, a fine esposizione, doneranno alla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”

Le incisioni coprono il periodo che va dal 1991 al 2011 e mostrano i temi illustrati nei pannelli di sala, affiancate da altre immagini di opere affini per soggetto insieme ad ampi stralci di recensioni e testi di cataloghi pubblicati in occasioni di precedenti mostre, in un gioco di continui rimandi che sottolineano la poetica testimone della grande coerenza coniugata con un’incessante ricerca tecnica e formale. 

@Stefania Cappelletti

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