L’Arte di Stampare di Serighelli alla Galleria Bellinzona

Fino al 30 aprile la Galleria Bellinzona, via Volta 10, ospita la mostra “Alberto Serighelli. L’arte di stampare l’arte”. 

Alberto Serighelli è uno dei più grandi stampatori italiani nella storia della grafica del Novecento, lavorando con artisti come Appel, Baj, Bertini, Boetti, Cavalieri, Corneille, Dorazio, Dova, Jorn, Mattioli, Munari, Rauschenberg, Rotella, Schifano, Tadini, Vedova, Veronesi e tanti altri. 

In occasione dei quarant’anni dalla nascita della stamperia Arte3 di Fizzonasco, fondata proprio da Serighelli, l’esposizione raccoglie le opere di 6 artisti italiani, ognuno dei quali ha realizzato appositamente un’opera per omaggiare il famoso stampatore: Ugo Nespolo, Emilio Isgrò, Arnaldo Pomodoro, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Nicola De Maria

Ugo Nespolo ha ideato una serigrafia nello stile dei suoi caratteristici “musei”, citando opere di Chia, Paladino, Pistoletto, Pomodoro, dando vita ad una soluzione armonica e giocosa, che evidenzia il clima di empatia che si crea tra l’autore e lo stampatore. 

Emilio Isgrò ha abbinato ai suoi caratteristici testi cancellati con la prima pagina di un articolo apparso sulla rivista “Serigrafia”, debitamente contaminato dall’artista in modo da creare finestre di lettura che permettono di costruire collage linguistici. 

Arnaldo Pomodoro ha realizzato un’acquaforte – acquatinta con un richiamo alle opere da lui realizzate quasi cinquanta anni prima, quando era impegnato nelle sue prime indagini materiche che lo hanno poi portato alle attuali soluzioni scultoree. 

Michelangelo Pistoletto ha realizzato una serigrafia riportata su acciaio inox in cui ha inserito i barattoli di colore usati da Serighelli quotidianamente creando un interessante contrasto cromatico grazie alle sequenze di colature. 

L’acquaforte – acquatinta di Mimmo Paladino è stata realizzata con un collage di materiali eterogenei come il legno, il canneté e i cartoni vegetali, in modo da dare un ordinamento a rilievo per alcune strutture iconografiche, sua cifra personale. 

Infine, Nicola De Maria ha creato un’opera che conduce il visitatore in un mondo magico dove il colore travalica il senso della materia. 

L’ingresso libero alla mostra. 

@Stefania Cappelletti

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