Il Novecento e la Prima Guerra Mondiale a Palazzo Morando

Milano durante e dopo la prima guerra mondiale.

Nell'anno del centenario della fine del primo conflitto mondiale , una mostra a Palazzo Morando ci racconta Milano e i milanesi in uno dei periodi più bui della nostra storia contemporanea.

Provenienti in gran parte dall'Archivio delle Raccolte Storiche, i documenti e le immagini descrivono una città in piena espansione industriale che però si prendeva cura dei suoi concittadini e non: ospedali specializzati, centri e luoghi di incontro come le Case del soldato e case per i feriti e per le loro famiglie.

La città, inoltre, accolse, in quegli anni emigranti italiani rimpatriati nell'estate 1914 e profughi, che subito dopo la rotta di Caporetto approdarono a Milano dalle zone invase dal “nemico” (in tutto oltre 100.000 persone). Lo sforzo fu anche economico: le spese effettive sostenute dal Comune di Milano passarono, nel corso della guerra, da 61 milioni di lire nel 1914 a quasi 94 milioni nel 1918. Come sostenne il sindaco Emilio Caldara, il conflitto pesò complessivamente sulle casse civiche per quasi 85 milioni di lire.
Per non dimenticare.

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