Quattro Volte Paperino allo Spazio Wow Museo del Fumetto

Paperino, un po' collerico, un po' sfortunato, buono e pasticcione, è il protagonista della mostra Quattro Volte Paperino, in programma allo Spazio Wow Museo del Fumetto fino al 29 gennaio: albi rari, giornali d’epoca, filmati, tavole originali, gadget e memorabilia rare, in un percorso che ne ricostruisce la storia.

Come mai quattro? Paperino è, in realtà, un personaggio dai tanti volti: oltre al classico papero collerico, pigro di disneyana memoria è anche il volto di Paperinik, di PK e dell’agente segreto DoubleDuck.

Nato nel lontano 1934, compare per la prima volta nel cortometraggio d’animazione “The Wise Little Hen“. Con un lungo becco e le mani che sembrano più le ali di una papera, è diverso dai disegni moderni. In Italia è il disegnatore Federico Pedrocchi il primo a intuire che questo papero ha grandi potenzialità, e nel 1937 gli intitola una testata a fumetti, la prima al mondo.

Negli Stati Uniti occorre invece aspettare il fumettista Carl Barks, che dal 1942 dedica a Paperino centinaia di storie ricche di sfaccettature e contrasti, in cui emerge un personaggio ricco di ottimismo ed energia, ma anche piuttosto sfortunato

L'esposizione è divisa in quattro sezioni, una per ciascuno dei quattro paperini proposti.

La prima sezione, è dedicata a Paperino classico, dalla nascita alle sue avventure più famose, come quelle in giro per il mondo con zio Paperone, gli scontri con il vicino Anacleto, le scorribande con il cugino Paperoga, e le Grandi Parodie, da Renzo e Lucia a Don Chisciotte. Presenti disegni originali dei grandi autori americani (Al Taliaferro, Carl Barks, Don Rosa) e dei maestri Disney italiani come Romano Scarpa, Luciano Bottaro, Giorgio Cavazzano, Pier Lorenzo De Vita, Giovan Battista Carpi e Corrado Mastantuono. In esposizione anche il primo numero di Paperino giornale, il primo intitolato a Paperino, e una pubblicazione in formato tascabile, mai realizzata.

La seconda sezione, a cura di Luca Bertuzzi, è dedicata a Paperinik, dagli esordi noir al supereroe di Paperopoli.

La terza sezione, curata da Alberto Brambilla, è dedicata a PK, che proprio nel 2016 compie 20 anni. Per l’occasione il Museo ospita riproduzioni giganti delle più belle copertine del fumetto e materiali inediti, tavole di prova, illustrazioni originali, mock up degli albi e altri oggetti unici, tra cui una tavola originale della prima avventura di PK.

L’ultima sezione, è riservata a DoubleDuck. In mostra sono raccontate le sue avventure migliori. In anteprima alcune tavole dalla storia “DoubleDuck Reboot” di Fausto Vitaliano e Andrea Freccero in uscita in primavera sul settimanale Topolino.

@Redazione

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