Pop Art Giapponese da Deodato Arte

Fino al 31 marzo la Galleria Deodato Arte, via Pisacane 36, ospita la mostra “Japan Pop. Edopop e Nipposuggestioni”, curata da Christian Gangitano

Quattro artisti giapponesi, Tomoko Nagao, Hiroyuki Takahashi, Hikari Shimoda e Hitomi Maehashi, con stili differenti ma un unico denominatore comune: la cultura giapponese, rappresentata e illustrata nelle Anime e nei Manga

La mostra parte dall’opera giapponese più iconica, “La grande onda di Kanagawa” di Hokusai, reinterpretata da Tomoko Nagao, la più importante esponente della MicroPop Art e del SuperFlat in Italia, con il titolo “The Great Wake of Kanagaxa with mc, cupnoodle, kewpie, kikkoman and kitty”, un’opera che ironicamente critica la società, addolcendola con l’estetica giapkawaiiponese che rende ogni elemento carino e amorevole. 

I grandi classici come Caravaggio, Velazquez, Botticelli e Tiziano vengono rivisitate in chiave pop da questa artista giapponese e rilette secondo l’estetica “kawaii”; tra queste spicca “The Birth of Venus with baci”. 

Esponente del linguaggio “mood shōjo”, Hiroyuki Takahashi realizza opere digitali che incarnano i principi della tradizione Shōjo, ovvero una cultura neo-femminista dai tratti aggressivi. 

Lanciando messaggi di emancipazione, l’artista ritrae ragazze di ispirazione Manga, spesso con profonde crisi d’identità, inserendole in contesti urbani. 

Anche Hikari Shimoda si ispira al mondo Manga e delle Anime, influenzato dallo stile “irasuto”, termine col quale in Giappone si indica l’illustrazione; nelle sue opere, realizzate con grande abilità tecnica, la realtà incontra il mondo fantastico, dove convivono elementi di tenerezza e di orrore, creando un linguaggio artistico originale carico di significati simbolici. 

I protagonisti delle tele di Shimoda sono spesso bambini e ragazze magrissime, innocenti e semplici, i cui occhi diventano lo specchio delle problematiche sociali contemporanee: nella mostra sono esposte le opere “Children of this Planet 24" e "Children of this Planet 30”. 

Hitomi Maehashi è un’esponente della pittura digitale su fotografia, una tecnica artistica che va oltre l’utilizzo di Photoshop: richiede uno stile meticoloso e all’avanguardia, particolarmente rappresentativo delle nuove tendenze artistiche giapponesi. 

Dopo aver scattato fotografie a gente comune o a se stessa, Maehashi le rielabora al computer combinando la realtà a tratti caratteristici della cultura Manga e delle Anime, ispirandosi alla pratica del cosplay e alle maschere giapponesi chiamate Kigurumi

@Stefania Cappelletti

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