Ricordando Isoardi alla Galleria Eustachi

Dal 6 al 18 febbraio la Galleria Eustachi, via Eustachi 33, ricorda, a centodue anni dalla sua nascita, il pittore Manlio Isoardi con una retrospettiva che esplora l’universo spirituale dell’artista. 

La mostra, suddivisa in tre periodi storici, raccoglie oltre quaranta opere ad olio; ritratti, volti e figure, paesaggi, marine e le immancabili rose. 

Del primo periodo, che va dal 1929 al 1940, sono esposte tele e tavolette dipinte da entrambi i lati, alcune realizzate durante la guerra, come “L’attendente” o i dolci paesaggi del Monferrato, tra i soggetti preferiti del pittore. 

Tra l’immediato dopoguerra e gli anni ’60 la pittura di Isoardi muta, con pennellate brevi, dal tocco vibrante, nervose, che raccontano la forza poetica e la voracità dell’attimo che fugge, come si vede nelle marine che acquistano un carattere più espressionista. 

L’ultimo periodo dell’attività artistica del pittore ligure, di origini cinesi, va dagli anni ’70 alla fine degli anni ’90, ed esprime la piena maturità professionale di Isoardi: oli su tela greggia (senza imprimitura preparatoria) dove si scopre una più completa risoluzione pittorica con forme essenziali, in cui coerenza estetica e immediatezza espressiva danno vita ad un’arte che si esprime senza annoiare, svelando al pubblico la profonda sensibilità di questo instancabile artista che ha dipinto fino a poco prima della sua morte. 

Ingresso gratuito.

@Stefania Cappelletti

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