Plastics di Baj alla Galleria Giò Marconi

Dal 25 novembre al 31 gennaio la Galleria Giò Marconi, via Tadino 20, rende omaggio ad Enrico Baj con la mostra “Plastics”, in concomitanza con la mostra newyorkese al Luxembourg&Dayan.

Plastics” è il ciclo di opere realizzate dall’artista milanese nel biennio 1967-1969. 

Baj iniziò le sue sperimentazioni con i materiali plastici già nel 1963 con i mattoncini Lego e continuò la sua ricerca approdando ad altri oggetti. 

Negli anni della battaglia delle neoavanguardie contro l’omologazione e il consumismo, Baj decide di sferrare il suo attacco al sistema dall’interno, adoperando per le sue opere proprio il materiale simbolo del progresso tecnologico: la plastica. 

Con grande perizia Enrico Baj assembla, taglia e sovrappone ogni tipo di materiale plastico: cellulosa, PVC, polietilene per comporre personaggi irriverenti, espressioni buffe, oggetti iconini, mettendo in scena la sua commedia umana. 

Ad aprire l’esposizione sono due personaggi argentati, seguiti da “Pink Period” e “Personaggio in Rosa”, in cui l’artista ha accuratamente accostato diverse tonalità del rosa e del giallo insieme all’effetto di trasparenza creato dal passaggio della luce trasformando i corpi in visioni evanescenti.

Esposto anche il trio “Emsterkem”, “Izzoighitalti” e “Albmilaf” che proiettano in un’atmosfera futurista con le tre figure costituite dal collage di plastiche multicolori. 

Oltre ai ritratti sono esposti lavori come “Haj Tatta Eschige” e “Passeggiata a Central Park”, in cui la scena ha un vero e proprio sviluppo narrativo che dal primo piano si amplia al paesaggio. 

La mostra si conclude con il corte delle cravatte, definite dall’artista come “il miglior simbolo della società occidentale”, rilette in chiave pop: multicolori e brillanti per staccarsi dall’uomo moderno, anonimo e stereotipato. 

Ingresso all’esposizione gratuito. 

@Stefania Cappelletti

Post più popolari