Lo Spazio Oberdan Omaggia Morando Morandini

A pochi giorni dalla scomparsa di Morando Morandini lo Spazio Oberdan, il 6 e il 7 novembre, gli rende omaggio con la proiezione di un documentario sul grande critico e con tre lungometraggi da lui particolarmente amati. 

L’occasione offre anche la possibilità di presentare l’iniziativa “La biblioteca di Morando”, un progetto di conservazione e valorizzazione dell’immensa biblioteca di Morandini, composta da oltre tredicimila volumi, lettere, fotografie e faldoni che la famiglia ha donato alla Fondazione Cineteca Italiana

Venerdì sera è in programma il documentario “Je m’appelle Morando Alfabeto Morandini” di Daniele Segre

Girato tra il 2004 e il 2010, il documentario è un gioco intellettuale tra due amici che condividono la passione per la settima arte e ne hanno fatto un lavoro per la vita. Il regista ha filmato Morandini nei luoghi a lui più cari, lo studio di Milano e il giardino di Levanto, davanti alla sua macchina da scrivere in completo “isolamento” dal resto del mondo, preso dalla sua passione per il cinema e assorto nei suoi pensieri. 

Alla serata parteciperanno Luisa e Lia Morandini

Da sabato pomeriggio parte la proiezione dei tre lungometraggi scelti tra i preferiti del critico cinematografico. 

Si inizia con “Prima della rivoluzione” (1964) di Bernardo Bertolucci, la storia di Fabrizio, giovane comunista di estrazione borghese con le idee confuse sul suo futuro. Una deriva esistenziale aggravata dal suicidio di un amico e popolata di dubbi. 

Scarpette rosse” (1948) di Michael Powell ed Emeric Pressburger, narra il conflitto interiore di una giovane ballerina divisa tra il suo amore per la danza e quello per un affascinante compositore.

Chiude la serata il film di Marcel Carné, con sceneggiatura di Jacques Prévert, “Il porto delle nebbie” (1938). Jean, disertore, si imbarca al porto di Le Havre per fuggire in Venezuela. Lungo il tragitto incontra diverse persone tra cui Nelly con cui passa una notte d’amore. Il suo destino cambierò totalmente una volta ucciso il ripugnante tutore della ragazza. 

Ingresso libero. 

@Stefania Cappelletti

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