Ivanov, il Primo Cechov al Teatro Franco Parenti

Dal 2 all’11 ottobre sul palco del Teatro Franco Parenti va in scena la prima opera teatrale di Anton CechovIvanov” per la regia di Filippo Dini che interpreta anche il ruolo del protagonista. 

Scritta nel 1887 in soli dieci giorni, quando Cechov aveva 27 anni, l’opera racconta l’ultimo anno di vita di un uomo, un eroe negativo privo di ogni speranza, che si trova a fare i conti con il suo male di vivere e con il suo senso di inadeguatezza nell’affrontare il mondo. 

L’opera di Cechov parla di un mondo che sente sulla sua pelle l’arrivo della fine, dell’apocalisse. Nikolai Ivanov è l’emblema dell’uomo inutile che si culla nel suo immobilismo, incapace di andare oltre la propria paralisi. 

Del tutto assorto nel suo microcosmo fatto di noia e insoddisfazioni abbandona la moglie malata e trascura l’amministrazione delle sue attività. 

Alla morte della moglie si sente talmente inadeguato di fronte ad un nuovo amore e alle nuove responsabilità che decide di sfuggire definitivamente sparandosi un colpo di pistola. 

Attorno a lui un’umanità priva di ideali, condannata a non avere futuro in cui ognuno lotta per la sua propria sopravvivenza, guardando con amaro pietismo al passato e logorandosi l’uno con l’altro. 

Le loro uniche attività sono gli incontri in cui giocano a carte o le tristi feste organizzate per parlare male di tutto e tutti. 

Nessuno dei personaggi creati da Cechov sfugge da questo manto di indifferenza e cinismo, divenendo figure grottesche e patetiche. 

L’opera contiene già tutte le caratteristiche e i temi che Cechov svolgerà in seguito nei suoi testi maggiori e, nonostante la giovane età al momento della stesura, il dramma è intriso di grande erotismo e di prorompente emotività esercitando sul pubblico un fascino irresistibile. 

@Stefania Cappelletti

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