Tre Anteprime allo Spazio Oberdan

Dal 4 agosto al 4 settembre lo Spazio Oberdan presenta al pubblico tre film in anteprima: “Mot Naturen”, “Lo strano caso di Angelica” e “Ai Weiwei – Evidence”. 

Il primo film in programma “Mot Naturen”, del regista norvegese Ole Giaever, ha partecipato all’ultimo Festival di Berlino. 

Martin, interpretato dal regista stesso, è un giovane padre che ha bisogno di una pausa dalle responsabilità familiari e vuole trovare spazio e tempo per poter riflettere su se stesso in mezzo alle montagne a contatto diretto con la natura. 

Il regista ha realizzato un autoritratto di un uomo già adulto ancora coinvolto dai dubbi e dalle incertezze di chi ancora non ha raggiunto completamente la propria maturità emotiva e fatica ad affrontare le responsabilità quotidiane. Lo spettatore ascolta pensieri e riflessioni di Martin, senza censure, a volte anche crudi e brutali, ma necessari per affrontare certe fragilità che sono racchiuse in tutti noi e che vengono in superficie in situazioni particolari dell’esistenza. 

Lo strano caso di Angelica” del grande regista portoghese Manoel De Oliveira è la seconda anteprima proposta dallo Spazio Oberdan

Nato da una sceneggiatura scritta negli anni Cinquanta, il film ha come protagonista Isaac, giovane appassionato di fotografia, che viene chiamato dai famigliari di una giovane sposa, Angelica, morta poco dopo la celebrazione del suo matrimonio, perché la fotografi prima che i segni del decesso compaiano sul suo volto. Isaac rimane colpito dalla bellezza e dalla grazia della ragazza e gli sembra che prenda vita davanti al suo sguardo e nelle fotografie che ha realizzato. Il giovane inizia a sognare Angelica e ne viene di volta in volta turbato sempre più fino a condurlo alla morte. 

Il film di De Oliveira, surreale ma emozionante, è un’opera di grande ricchezza, che gioca con leggerezza con gli effetti speciali per esplorare le contraddizioni del presente attraverso l’investigazione del trascendente. 

Infine viene presentato l’inedito documentario sull’artista e attivista cinese “Ai Weiwei – Evidence” di Girt Lederer

Un ritratto profondo e appassionato che mostra tutta la forza e l’espressività delle opere, potenti e visionarie, di Ai Weiwei, sottolineandone anche il profondo senso di responsabilità civile di cui sono intrise che ne aumenta, in modo esponenziale, il valore e il significato. 

Il docufilm prende il via dalla mostra inaugurata nell’aprile 2014 a Pechino in cui vennero raccolte foto, video, grandi installazioni, tra cui le sculture in marmo delle isole Diaoyu, e i seimila sgabelli di legno che costituiscono una delle opere più famose dell’artista. La mostra includeva anche la riproduzione 1:1 della cella in cui Ai WeiWei fu rinchiuso per tre mesi, nel 2011, dal regime cinese. 

I film verranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano. 

@Stefania Cappelletti

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