Palazzo Reale. Giotto e i Suoi Tesori per Expo

Il semestre espositivo di Expo a Palazzo Reale si chiude con una grande mostra dedicata Giotto, un progetto scientifico di Pietro Petraroia e Serena Romano che dell'esposizione sono anche i curatori.

Arrivano per la prima volta a Milano 13 opere, prevalentemente su tavola, ognuna delle qualiha provenienza accertata e visualizza quindi il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni di straordinaria attività.

Prima le opere giovanili: il frammento della Maestà della Vergine da Borgo San Lorenzo e l’altra Maestà della Vergine, da San Giorgio alla Costa, documentano il momento in cui il giovane Giotto era attivo tra Firenze e Assisi.

Segue il nucleo dalla Badia fiorentina, con il polittico dell’Altar Maggiore, attorno al quale saranno ricomposti alcuni frammenti della decorazione affrescata che circondava lo stesso altare. La tavola con il Padre Eterno in trono proviene dalla Cappella degli Scrovegni e documenta la fase padovana del maestro. Segue poi lo straordinario gruppo che inizia dal polittico bifronte destinato alla cattedrale fiorentina di Santa Reparata, e che ha il suo punto d’arrivo nel polittico Stefaneschi, il capolavoro dipinto per l’altar maggiore della Basilica di San Pietro.

Chiude le opere della maturità: il polittico di Bologna, che Giotto dipinse nel contesto del progetto di ritorno in Italia, a Bologna, della corte pontificia allora ad Avignone; e il polittico Baroncelli dall’omonima cappella di Santa Croce a Firenze, che nell’occasione della mostra verrà ricongiunto con la sua cuspide, raffigurante il Padre Eterno, conservata nel museo di San Diego in California.

Grazie all’impiego di appropriate tecnologie, inoltre, sarà possibile vedere li dipinti murali che Giotto realizzò nella Cappella Peruzzi di Santa Croce a Firenze.

Palazzo Reale.
2 settembre 2015 - 10 gennaio 2016.

@Antonietta Usardi

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