Mondovisioni al Cinema Beltrade.

Il Cinema Beltrade per il secondo anno ospita, dall’8 al 30 giugno, la rassegna “Mondovisioni – I documentari di Internazionale”.

Due appuntamenti in tre serata, sei proiezioni in tutto, per affrontare i temi della guerra, dei flussi migratori, dei diritti umani, dei new media, dello sfruttamento della terra e delle proprietà intellettuali.

La rassegna apre con la proiezione del documentario “Days of hope” di Ditte Haarløv Johnsen, il racconto di alcune delle migliaia di vite che dall’Africa cercano di raggiungere l’Europa, tra cui quella di Harouna, di Thelma e di Austin.

Segue “Concerning violence” di Göran Olsson, presentato all’ultima edizione del Sundance Film Festival, ripercorre le rivolte che hanno portato alla decolonizzazione del continente africano, basandosi sul testo del filosofo Frantz Fanon, “I dannati della terra”. Il documentario mostra filmati delle lotte di liberazione del Terzo Mondo e sottolinea come a distanza di 50 anni dalla pubblicazione di questo libro, l’Africa sia ancora alle prese con i problemi dovuti a secoli di invasioni e interventi europei.
Anche il documentario “The internet’s own boy: the story of Aaron Swartz”, Brian Knappenberger, ha partecipato all’ultimo Sundance Film Festival. Il film è incentrato sulla vita del programmatore, scrittore e attivista Aaron Swartz, morto suicida nel 2013.

Quarto documentario in programmazione è “Point and shoot” di Marshall Curry. Racconta il viaggio di Matt VanDyke attraverso il Marocco, la Tunisia, l’Egitto, la Giordania, la Siria e la Turchia. Quando scoppiano le primavere arabe, Matt è appena rientrato negli States, ma decide subito di tornare in Africa e di combattere al fianco dei suoi amici, finendo anche in prigione per cinque mesi e mezzo. E’ un documentario di viaggio ma anche un reportage politico.

L’ultima serata della rassegna inizia con la proiezione del documentario “Marmato” di Mark Grieco, vincitore del Candescent Award al Sundance Film Festival 2014. Marmato è un villaggio sulle Ande, uno degli ultimi grandi giacimenti d’oro. Il documentario segue la cronaca di sei anni (2008 – 2013) di lotte e contrapposizioni tra i minatori e il governo colombiano, tra chi difende il proprio territorio e le proprie vite e chi ragiona seguendo la logica dello sfruttamento e del profitto.
L’ultimo documentario è “#Chicagogirl – The social network takes on a dictator” di Joe Piscatella.

Il film mostra l’importanza dei social media e del giornalismo partecipativo nella resistenza civile in Siria attraverso la storia di Ala’a Basatneh, diciannovenne fuggita da Damasco e arrivata a Chicago con i propri genitori, che trascorre tutto il suo tempo su Facebook, su Skype o su Twitter per comunicare con chi è rimasto in Siria a lottare contro Assad, riuscendo persino a indirizzarli tramite Google Maps.

Tutti i film saranno proiettati in lingua originale e sottotitolati in italiano. La rassegna è promossa da ceCINEpas.

@Stefania Cappelletti

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