Le Sculture di Salvatore Cuschera allo Studio Messina

Fino al 30 giugno nella chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, oggi Studio Francesco Messina, è visibile la mostra “La scultura modella lo spazio”, un’esposizione di opere dell’artista Salvatore Cuschera.

Venti sculture in ferro, quindici in ceramica e un arazzo, realizzati negli ultimi vent’anni.

Cuschera non si preoccupa di analizzare il meccanismo della forma o di realizzare violenze formali seguendo un impianto rigoroso. Nelle sue opere più si presuppongono pesi insostenibili, per la grandiosità dei volumi, più l’artista imprime loro un senso di lievità, riducendo le forme all’indispensabile, con opportuni incastri, slanci di elementi concavi o convessi, nell’alternarsi di pieni e di vuoti, che danno maggior rilievo allo spazio.

Le sue sculture conservano una forza intensa, negli scarni profili di forme rigorosamente geometriche, che si stagliano semplici nella grande aula, nella cripta e all’esterno del Museo Studio Francesco Messina, quasi in un ideale prolungamento dello spazio che le ospita. 


Cuschera libera una fantasia incredibile nella ceramica policroma, segue un’esuberanza senza remore che si apre al dettaglio superfluo, all’elemento accessorio, inserendo elementi quasi intrusivi come forcine, bastoni, penne e qualsiasi altra cosa possa abbattere steccati espressivi rigidi che potrebbero chiudere l’opera in un ambito precostituito.


Sfrutta completamente la ceramica, ogni porosità della materia e usa ogni colore possibile con l’intento di rendere, attraverso le cromie tipicamente mediterranee, quell’animazione sotterranea che il ferro contiene e che solo la sapienza artigiana può forgiare, scavare, levigare. 

Un’occasione unica per conoscere meglio il lavoro di uno tra gli artisti italiani più significativi del nostro tempo e scoprire la bellezza dello spazio espositivo che ospita lo mostra, un luogo restituito da poco alla città.

@Redazione

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