Damian Ortega all'Hangar Bicocca

Dal 5 giugno fino all’8 novembre l’Hangar Bicocca ospita “Casino” la prima mostra personale di Damìan Ortega, uno degli artisti più interessanti a livello mondiale negli ultimi vent’anni.
L’esposizione consente di scoprire approfonditamente il mondo artistico di Ortega attraverso le sue sculture, le installazioni, le performance e i video.

L’artista messicano ha sovvertito il significato di scultura creando opere attraverso l’uso di oggetti comuni.


 Il suo lavoro è caratterizzato dall’impiego di materiali semplici, di recupero, come attrezzi e utensili, rielaborati per dare rilievo ai suoi interessi: i sistemi di produzioni, i processi di trasformazione della materia e l’entropia.

Ortega muta e decostruisce gli oggetti creando nuove strutture in cui forma e materia, azione e pensiero sono obbligatoriamente messi a confronto. Le sue opere sono soggette alla legge della frammentazione che dà respiro alla possibilità, al caso, all’eventualità, alla contingenza, all’effimero e all’incompiutezza.

L’artista messicano concepisce la materia dei suoi lavori come governata da un dinamismo distruttivo, non controllabile da parte dell’uomo.

L’intera sua produzione è pervasa da un sottile senso di ironia che assegna significato e originalità anche le cose più banali, dando leggerezza anche ai temi più impegnativi. Mette in discussione la fiducia nella tecnologia, attraverso giochi di parole rimescola le carte del linguaggio e dà una nuova lettura della storia sociale e politica del Sud America.

Il fulcro del percorso espositivo è rappresentato dalla “Beetle Trilogy”, un racconto “epico” sul maggiolino Volkswagen. In esposizione anche l’opera presentata alla Biennale di Venezia nel 2003, “Cosmic Thing,2002”, e “Controller of the universe, 2007”, lavoro ispirato al quadro di Diego Rivera “El Hombre controlador del universo”.

Ingresso libero.

@Stefania Cappelletti

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