Il Cinema Italiano Visto da Milano



 Fino al 26 aprile Milano ospita la XIII edizione del Festival “Il cinema italiano visto da Milano”presso lo Spazio Oberdan, il Mic (Museo Interattivo del Cinema) e l’Area Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano

Otto giorni di proiezioni di lungometraggi, corti, documentari, anteprime, ma anche di incontri con attori e registi. 

Il Festival include il concorso cinematografico “Rivelazioni” con 5 lungometraggi, non ancora distribuiti al cinema, che verranno giudicati da una giuria in sala, composta da pubblico e studenti.

I film in gara: 
“Mi chiama Maya” di Tommaso Agnese (presente in sala durante la proiezione): due sorelle di 16 e 18 anni si ritrovano alla morte della madre e fuggono insieme dall’assistenza sociale in un road movie che diventa anche ricerca di se stessi;

“Index Zero” di Lorenzo Sportiello (presente in sala): ambientato nel 2035, un uomo e una donna cercano di entrare illegalmente negli Stati Uniti d’Europa per dare un futuro migliore al figlio che aspettano. Negli USE ad ogni cittadino viene affidato un “indice di sostenibilità” che segnala il grado di benessere e produttività personale e una donna incinta non è considerata sostenibile;

“Bolgia Totale” di Matteo Scifoni (presente in sala con l’attrice Xilda Lapardhaja): un vecchio ispettore prossimo alla pensione, alcolizzato e drogato e un giovane criminale in fuga. Due disperati che scontrandosi riscopriranno la propria umanità;

“Short Skin” di Duccio Chiarini: sin da piccolo Edoardo soffre di una malformazione al prepuzio che lo mette in imbarazzo con le ragazze. Diciassettenne, reagisce alle pressioni del mondo per superare le proprie insicurezze;

“Border” di Alessio Cremonini (presente in sala insieme all’attrice Sara El Debuch): la storia di due giovani sorelle siriane che tentanto di fuggire durante il combattimento dei ribelli contro il regime di Assad.

Abbinati ai film verranno proiettati i 5 cortometraggi, vincitori del contest “Cortology. Icone che fanno cinema”: “L’attesa” di To Guys, “Non senza di me” di Brando De Sica, “Starsheep Troopers” di Luca Sorrentino, “Finchè morte non ci separi” di Francesco Calabrese e “Sul tram” di Leone Balducci. 

Nella sezione Fuori Concorso si potranno vedere, in presenza dei registi e degli attori, lungometraggi e documentari in anteprima per Milano. In programma: “Pitza & Datteri” di Fariborz Kamkari (già regista di “I fiori di Kirkut): la pacifica comunità musulmana di Venezia viene sfrattata dalla proprio moschea da un’avvenente parrucchiera bionda che la trasformerà nel suo salone di bellezza. Una divertente storia di integrazione multiculturale. Tra gli attori Giuseppe Battiston, che interpreta Bepi, un veneziano convertitosi all’Islam, e Maud Buquet, la splendida parrucchiera Zara; 

“Prog Revolution” di Rossana De Michele: un film sul rock progressivo milanese dal 1969 alla fine degli anni Settanta, che vede come protagonisti la PFM, gli Area ed Eugenio Finardi; “Faber in Sardegna” di Gianfranco Cabiddu: racconta, a partire dalle canzoni, il rapporto d’amore tra Fabrizio De Andrè e la Gallura;

“Let’s go” di Antonietta De Lillo (presente in sala insieme al protagonista Luca Musella): ripercorre la vita dell’attore protaginista in un testo-lettera da lui scritto e in un viaggio che da Napoli lo porterà a Milano;

“Tutte le scuole del regno” di Marco Bechis e Caterina Giargia: ambientato a Palermo, narra la storia di una dirigente scolastica, Marisa Cordone, che da tutta la vita lavora nelle scuole di uno dei quartieri più difficili della città, la Vucciria; 

 “Eva Braun” di Simone Scafidi: un grottesco viaggio attraverso il Potere, il sesso e la disponibilità dei protagonisti di sottomettersi a qualsiasi umiliazione pur di ottenere il loro scopo;

“L’Internazionale del risparmio –Vita e pensiero di Filippo Ravizza” di Giulia Ciniselli: un documentario che ripercorre i momenti salienti della vita di Filippo Ravizza, pioniere dell’insegnamento commerciale e fondatore nel 1951 della Scuola Italiana di Pubblicità;

“Welcome Home” di Silvia Maggi e Silvia Radicioni: racconta l’esperienza della casa di riposo Lebensort Vielfalt, a Berlino, nel quartiere di Charlottenburg, che dal 2012 ospita anziani appartenenti alla comunità LGBT. 


Durante il Festival sarà possibile rivedere i migliori film della stagione, presentati in sala dai registi: “Italiano Medio” di Maccio Capatonda, “Il giovane favoloso” di Mario Martone, “Latin Lover” di Cristina Comencini che parteciperà alla proiezione, “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo con la presenza in sala di Claudio Amendola , un episodio di “Gomorra 1 – La serie” presentato dall’attrice Maria Pia Calzone, “Zanetti Story” di Simone Scafidi e Carlo A. Sigon che interverranno in sala, “Anime nere” di Francesco Munzi in compagnia dell’attrice Barbara Bobulova), “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi, “La mossa del pinguino”, “Banana” di Andrea Jublin e “La Sapienza” di Eugène Green. Infine è prevista una tavola rotonda sulle carriere di Milly e Mariangela Melato: con le testimonianze di Filippo Crivelli e Maurizio Porro e attraverso la proiezione di interviste e materiale video, verrà raccontata l’attività cinematografica, teatrale e televisiva di queste due grandi attrici. A seguire il capolavoro “Travolti da un insolito destino nell’inquieto mare d’agosto”. 

@Stefania Cappelletti

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