Dal Pane Nero al Pane Bianco. A Palazzo Moriggia una Mostra sull'Alimentazione

 

Fino al 28 giugno sarà possibile visitare nel settecentesco Palazzo Moriggia, sede del Museo del Risorgimento, la mostra “Dal pane nero al pane bianco. L’alimentazione in Italia tra fascismo, guerra e liberazione” in occasione delle celebrazioni per il 70° della Liberazione.

La mostra è organizzata in sei sezioni: “Mangiare all’italiana” racconta l’autarchia alimentare; “Saperi e sapori” mostra il ruolo della scuola in prima linea; “Manca il pane” illustra il regime alimentare durante gli anni della guerra e dell’occupazione nazista; “Guerra alla guerra” affronta il problema dell’alimentarsi per i partigiani; “Il gusto della libertà” descrive, attraverso il passaggio dal pane nero al pane bianco, l’emozione della Liberazione; “Si fa presto a dire fame” spiega il ritorno alla normalità nell’immediato dopoguerra.

La rassegna è composta da una molteplicità di materiali: giornali e riviste femminili d’epoca fascista, ricchi di messaggi pubblicitari, che spingevano le lettrici al consumo dei “genuini e salutari prodotti italici”, consigli diretti alle massaie italiane, ritratte sempre sorridenti, per risparmiare, evitare sprechi e cucinare gustose ricette autarchiche; materiale scolastico, dai temi ai dettati, copertine illustrate di libri e quaderni di alunni che mostrano le direttive e le parole d’ordine del regime fascista in tema d’autarchia e di economia di guerra.

 Esposte anche tabelle con i dati relativi al costo della vita e agli indici di consumo dei generi alimentari che mettono in evidenza il drastico calo del tenore alimentare degli italiani, a dispetto di quanto enunciato dalla propaganda; riprodotte le famose tessere annonarie, senza le quali era impossibile comprare qualsiasi tipo di cibo nei negozi; presentati anche documenti d’archivio che elencano il numero delle mense collettive, dei ristoratori di guerra e delle mense aziendali presenti a Milano durante la guerra e ne dopoguerra. 

Gran parte del materiale è inedito: numerose le fotografie, provenienti in gran parte dalla raccolta fotografica dell’Insmli, raffiguranti partigiani che consumano il loro rancio; le lunghe code davanti ai negozi in attesa delle razioni di cibo. Inoltre manifesti e locandine riprodotti da artisti e intellettuali sul tema della Resistenza, dei lager e della Liberazione. L’esposizione evidenzia le difficili e dure condizioni di vita, le sofferenze e le morti che gli italiani subirono durante il regime fascista e la seconda guerra mondiale, ma sottolinea anche il grande senso d’unità che rese possibile l’opposizione al nazifascismo e il ritorno, seppur difficoltoso, alla normalità nel dopoguerra. Unitamente alla mostra, sarò possibile assistere a tre conferenze tematiche, presso la sala conferenze del del Palazzo Moriggia, il 29 aprile, il 3 e il 6 maggio.

@Stefania Cappelletti

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