Chronos3. Contemporaneità in Scena



Tre registi (Vittorio Borsari, Manuel Renga e Valentina Malcotti) e sei attori (Valentina Franzosi, Tomas Leardini, Valentino Mannias, Marcello Mocchi, Isabella Picchioni e Daniele Pitari).

Questo il nucleo di Chronos3, giovane compagnia teatrale, nata sui banchi della Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi nel 2011: una fucina creativa che guarda con grande attenzione alla drammaturgia contemporanea, sia attraverso la messa in scena di giovani autori sia attraverso una rilettura dei classici, come ci racconta Manuel Renga, intercettato durante le prove di Traviata, Requiem per una sgualdrina (testo di Tobia Rossi con Anna Righettini - soprano - , Chiara Anicito - attrice - e Giampiero Bertella - pianista) di cui cura la regia e che vedremo a Milano nella prossima stagione teatrale.



 Manuel, tre registi, tre teste. Come scegliete i testi e come risolvete gli eventuali conflitti?


Siamo molto diversi e questa è senz'altro la nostra fortuna. Ognuno di noi segue il proprio percorso e il proprio lavoro di analisi e approfondimento con spettacoli di cui cura in esclusiva la regia, anche se naturalmente ci scambiamo pareri e suggerimenti. 
Inoltre ogni anno scegliamo un progetto comune da portare avanti. Per la prossima stagione ci piacerebbe presentare Goldoni. 
Ci piace molto Gli Innamorati. 

Ci Racconti qualcosa del tuo nuovo lavoro, Traviata?

Traviata Requiem per una Sgualdrina è una riscrittura contemporanea di Tobia Rossi, a partire dal materiale di Giuseppe Verdi riproponendolo attraverso due storie distinte: da una parte abbiamo Violetta, manager di escort che scopre la potenza di un amore che la conduce alla morte; dall’altra avremo in scena una cantante d’opera, che prova la Traviata, e che in un certo senso, giunge alla nostra Violetta come una sorta di spirito d’aiuto. Avremo in palcoscenico musica e parole. 

Per una giovane compagnia teatrale quanto è difficile trovare il proprio spazio?

Non ce la caviamo male (ride). Siamo stabili al teatro Libero (via Savona 11) con cui abbiamo una collaborazione fattiva. L’ultimo nostro spettacolo Kyoto Fragile (regia di Vittorio Borsari con Silvia Giulia Mendola e Alberto Onofrietti) era in scena fino a qualche giorno fa proprio al Teatro Libero
Sempre al Libero abbiamo portato La Mia Massa Muscolare Magra (di Tobia Rossi con Daniele Pitari),  una riflessione scandita in quadri per scoprire il rapporto tra corpo, amore e anima; mentre grazie al Teatro Ringhiera è tornato a Milano, Portami in un posto carino (di Tobia Rossi, con Daniele Pitari, Tomas Leardini, Chiara Anicito ed Elisabetta Torlasco)

Certamente, come accade in molti ambiti e non solo “artistici”, è più complicato per una giovane compagnia accedere al circuito dei grandi teatri. La realtà di Milano offre moltissimi spazi e teatri off che, ricercando innovazione e novità, sono sempre disponibili a collaborare con compagnie come la nostra. Inoltre dal 2012  la compagnia organizza la stagione teatrale Circuito Contemporaneo nei comuni di Carpenedolo (BS) e Toscolano Maderno (BS). 

Il nostro progetto non vuole essere solo  “fare teatro” ma costruire un nuovo pubblico. Lavoriamo con scuole e associazioni proprio per questo motivo. Ci piace l’idea di sperimentare, di creare percorsi, di portare il teatro fuori dai limiti di muri e palcoscenico. Come nel caso di Shakespeare Without Eyes, che lo scorso anno ha costituito il nostro progetto comune: un’immersione nel mondo di Shakespeare (Romeo e Giulietta, La Tempesta e Amleto ) attraverso i sensi: abbiamo bendato gli spettatori e li abbiamo accompagnati attraverso un'esperienza diversa basata su udito, olfatto, tatto gusto.

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@Antonietta Usardi

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